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Come ottimizzare i contenuti per i motori di ricerca generativi (GEO)

GEO ottimizzazione

Con l’ascesa dei motori di ricerca basati su intelligenza artificiale, come Perplexity.ai o la Search Generative Experience (SGE) di Google, il mondo della SEO sta vivendo una trasformazione profonda. Non si tratta più solo di posizionarsi tra i primi risultati di ricerca, ma di diventare una fonte attendibile e visibile all’interno delle risposte generate direttamente dai modelli linguistici. È da questa esigenza che nasce il concetto di GEO – Generative Engine Optimization.

Il paper “GEO: Generative Engine Optimization”, presentato alla conferenza KDD 2024, introduce un nuovo paradigma pensato per aiutare creatori di contenuti e aziende a mantenere (e aumentare) la visibilità anche in questo nuovo contesto.

GEO: cos’è e perché è fondamentale oggi

I motori di ricerca generativi (GE) non si limitano a mostrare una lista di link, ma generano risposte complete sintetizzando contenuti provenienti da più fonti. Il problema? Spesso l’utente non ha più bisogno di visitare direttamente i siti web, riducendo drasticamente il traffico organico verso quei contenuti.

GEO nasce per risolvere questa criticità. Si tratta di un framework di ottimizzazione dei contenuti che permette di:

Le migliori strategie GEO da applicare subito

Gli esperimenti condotti sul benchmark GEO-bench (10.000 query reali e simulate) hanno identificato le tecniche più efficaci per emergere nei motori generativi. Ecco le tre che hanno prodotto i risultati migliori, con incrementi fino al +40% di visibilità:

  1. Aggiunta di citazioni: inserire fonti affidabili aumenta la credibilità e la rilevanza del contenuto per il motore.
  2. Inserimento di citazioni testuali (quote): riportare frasi o dati direttamente da fonti autorevoli migliora l’impatto e la visibilità.
  3. Uso di statistiche: i numeri funzionano! L’aggiunta di dati concreti eleva la qualità percepita dal modello e dall’utente.

Anche tecniche come l’ottimizzazione della fluidità del testo e l’uso di uno stile autorevole contribuiscono significativamente all’aumento di visibilità. Invece, vecchie pratiche SEO come il keyword stuffing risultano poco efficaci o addirittura controproducenti.

GEO per tutti: un’opportunità democratica

Uno dei risultati più interessanti dello studio è che le tecniche GEO funzionano particolarmente bene per i siti meno visibili nei risultati classici di Google. Questo significa che anche piccoli business o creatori indipendenti, con contenuti ben curati e ottimizzati, possono emergere nelle risposte generate dalle AI, livellando il campo da gioco rispetto ai grandi brand.

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