Luglio 2025
Il tuo sito web è accessibile?
Bandi
Il tuo sito web è accessibile?
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Scopri se devi adeguarti (e cosa rischi se non lo fai)
Una guida chiara per imprenditori e albergatori: obblighi, sanzioni e vantaggi dell’accessibilità digitale
Se sei un titolare d’azienda o gestisci una struttura ricettiva, è molto probabile che tu abbia già sentito parlare di accessibilità web. Magari con toni allarmistici. E forse ti stai chiedendo: “Ma riguarda anche me? Devo adeguarmi? Cosa rischio se non lo faccio?”
La risposta breve è: sì, potresti doverlo fare – e al più presto. Dal 28 giugno 2025, infatti, sono entrate in vigore le nuove norme europee sull’accessibilità dei siti web, e ignorarle potrebbe costarti caro.
Vediamo insieme, in modo semplice e pratico, come funziona questa normativa, chi riguarda davvero e cosa conviene fare subito per evitare sanzioni (e cogliere opportunità strategiche).
L’accessibilità non è solo per i disabili: migliora l’esperienza di tutti i tuoi clienti
La direttiva europea conosciuta come European Accessibility Act non nasce solo per tutelare le persone con disabilità, ma per rendere i siti web più usabili e comprensibili per tutti. Pensa a:
- utenti che navigano da smartphone con una sola mano libera
- clienti anziani o con disturbi dell’apprendimento
- utenti esperti che usano solo la tastiera
Un sito accessibile è:
- più facile da usare, quindi riduce la frizione nell’acquisto;
- più chiaro nei contenuti, quindi aumenta le conversioni;
- più adatto ai motori di ricerca e AI, quindi migliora il posizionamento;
- più inclusivo, quindi rafforza la fiducia dei tuoi clienti.
Il tuo sito deve davvero essere accessibile?
La normativa si applica solo a determinati soggetti. Devi adeguarti se:
- hai un e-commerce B2C (cioè vendi online direttamente al consumatore),
- e la tua azienda ha più di 10 dipendenti o un fatturato superiore ai 2 milioni di euro.
Se il tuo sito è solo vetrina, oppure richiede una richiesta di preventivo per l’acquisto (senza pagamento online), non sei obbligato ad adeguarti. Lo stesso vale per hotel o strutture che usano portali esterni per le prenotazioni e non gestiscono il pagamento direttamente.
Attenzione alle offerte “a tappeto”: molti fornitori stanno cercando di vendere adeguamenti anche a chi non ne ha bisogno. Informati bene prima di firmare.
Cosa significa rendere un sito accessibile
Le linee guida internazionali si chiamano WCAG 2.1 e si basano su 4 principi fondamentali:
- Percepibile – Contenuti leggibili da tutti: contrasto colori, sottotitoli nei video, testi alternativi per le immagini.
- Usabile – Navigazione semplice anche da tastiera o screen reader.
- Comprensibile – Linguaggio chiaro e senza tecnicismi inutili.
- Robusto – Compatibilità con tutti i dispositivi e tecnologie, inclusi smartphone e lettori vocali anche in produzione in futuro.
Le due fasi per mettersi in regola
- Analisi tecnica (gap analysis) – Un’analisi del tuo sito per individuare le non conformità. Può costare dai 3.000 agli 8.000 euro, esclusi gli interventi correttivi.
- Documentazione e adempimenti – Dopo l’adeguamento tecnico, dovrai predisporre un fascicolo di conformità o, se il sito non è ancora a norma, presentare una dichiarazione sull’accessibilità all’AGID.
Le eccezioni alla regola (ma documentale)
Puoi dichiarare la non conformità solo se motivata da:
- Antieconomicità reale (es. se hai già in programma un nuovo sito)
- Componenti esterne non accessibili (es. sistemi di pagamento di terze parti)
- Incompatibilità con la natura del prodotto
- Target di nicchia molto specifico, ad esempio prodotti che per definizione non sono utilizzabili da persone con determinate disabilità (es. tiro con l’arco per non vedenti)
Sanzioni in caso di inadempienza
Dal 28 giugno 2025 sei già sanzionabile se il tuo sito rientra nei criteri e non è a norma.
- Prima sanzione: da 5.000 a 40.000 euro
- Se non adegui entro il termine imposto da AGID: sanzione successiva in percentuale sul tuo fatturato
Le segnalazioni possono arrivare anche da associazioni o da utenti. Meglio non farsi trovare impreparati.
Cosa fare ora (anche se sei in ritardo)
- Verifica subito se rientri tra i soggetti obbligati.
- Se sì, attiva subito una gap analysis.
- Se non puoi metterti a norma in tempi rapidi, inizia il percorso e documentalo. Avere un contratto già firmato per l’adeguamento può aiutarti a evitare la sanzione o a ottenere solo un’ammonizione.
Conclusione: l’accessibilità non è un peso, ma un’opportunità
Un sito accessibile non è solo un obbligo normativo. È un vantaggio competitivo: aumenta le conversioni, migliora la fiducia dei clienti, apre a nuovi mercati.
E se non rientri tra gli obbligati? Puoi comunque valutare un percorso volontario. Perché rendere accessibile il tuo sito significa investire in un futuro digitale più solido, inclusivo e profittevole.
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