Risparmiare fino al 70% su una prenotazione? Ecco le idee di alcune startup

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Sette anni dopo il lancio di HotelTonight, l’app di prenotazioni alberghiere last minute, il settore è stato sommerso da una schiera di ambiziose startup che cercano di raggiungere lo stesso successo. Al recente summit PhocusWright, almeno la metà delle 24 startup che presentavano le loro idee era collegata a hotel booking app. Ecco alcune delle più promettenti. Sicuramente potrebbero sorgere dei dubbi sulla reale tenuta dei modelli di business di alcune di esse, ma ciò che risulta interessante è l’idea e la tecnologia su cui si fondano. Alcune promettono sconti fino al 70%. Scopriamo come è possibile.

Splitty. Separa le tariffe e le tipologie di camera
Attraverso l’apprendimento automatico grazie alla sua tecnologia “Split & Match”, Splitty consente ai viaggiatori di ottenere tariffe esclusive, più convenienti che nei canali hotel e OTA. Per ogni ricerca di hotel, questa hotel booking app verifica milioni di combinazioni di tariffe e tipologia camera e poi li fonde e li combina per trovare la soluzione più conveniente. Il risparmio può essere alquanto sostanzioso, ma potrebbe voler dire cambiare camera durante il soggiorno. Tale possibilità ha fatto sorgere la questione di dover addirittura fare il check-in e check-out tra uno spostamento da una camera all’altra. Nelle FAQ Splitty afferma che questo non dovrebbe accadere nella maggior parte dei casi, ma di certo sarebbe un fattore che scoraggerebbe molti utenti.
Probabilmente non è un hotel booking app pensata per famiglie con bambini e viaggiatori avanti con gli anni, ma i travellers molti attenti al budget e i giovani potrebbero trarne beneficio.

Waylo. Predice e assicura i prezzi più bassi
Prenotare un camera d’albergo con uno sconto fino al 75% in solo un testo e tre tocchi. Questa è la grande promessa della startup con sede in California. Waylo si basa sullo stesso tracciamento del prezzo e modello di previsione della controparte del settore aereo, Hopper. L’idea è che i prezzi degli hotel fluttuano come nel mercato azionario. Usando la tecnologia dell’intelligenza artificiale, questa hotel booking app predice le tariffe future e avvisa l’utente quando pensa che il prezzo della camera crollerà.
Waylo garantisce la prenotazione e offre un rimborso se il prezzo cala oltre quello previsto, offrendo così un’esperienza di prenotazione risk-free. E’ attualmente disponibile su Facebook Messanger. La compagnia ammette però che aver costruito l’app basandosi su Facebook è limitante a causa della mancanza di privacy e trasparenza del social media sull’utilizzo dei dati e della sua tendenza a modificare policy e caratteristiche della piattaforma che potrebbero capovolgere gli attuali modelli di business.

Bidroom. Gruppi di sconto
Bidroom, invece, propone degli sconti esclusivi per i membri della sua community. Dopo avere pagato una fee d’ingresso, gli utenti possono concludere affari migliori che sulle OTA, con la promessa di risparmiare fino al 25%. Questa è attualmente una delle poche hotel booking app che cerca di lavorare direttamente con gli hotel (Bidroom promette di non prendere commissioni), in particolar modo con quelli indipendenti. La membership fee, attualmente di 59 € l’anno, potrebbe comunque scoraggiare alcuni viaggiatori. La sfida più grande di Bidroom è quella di offrire un’ampia possibilità di scelta alla sua community. Meno opzioni ci sono sulla piattaforma, meno probabile sarà che gli utenti siano disposti a pagare la fee.

Nightly. Unisce e combina gli hotel.
Questa hotel booking app promette un risparmio fino al 70%. Ma per ottenerlo sareste disposti a cambiare addirittura hotel a metà soggiorno? Ecco la sfida di Nightly, una proposta ancora più “sfrontata” rispetto a quella di Splitty.
L’offerta di Nighty include la combinazione di hotel che sono più convenienti nel weekend e altri durante la settimana. Oppure il risparmio può avvenire quando i viaggiatori lasciano una struttura in cui il prezzo sale e fanno il check-in in un’altra dove il prezzo è sceso.
Come ci si può aspettare, la comunicazione sul sito punta molto a minimizzare i problemi che il cambio di hotel durante il soggiorno può portare, suggerendo che così si ha l’opportunità di provare due hotel differenti in diverse parti della città, o magari addirittura di ottenere un upgrade. Ma pur con questi benefici, la proposta generale sembra pensata per un target ristretto, super-flessibile e molto attento al prezzo. Richiedere ai viaggiatori di cambiare camera (come fa Splitty) sembra già una forzatura. E’ difficile immaginare di cambiare addirittura hotel a metà soggiorno.

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