Un nuovo modo di farsi pubblicità: Advocacy Advertising con facebook

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Facebook sta cambiando molto velocemente. Diciamo che cambia di pari passo con il modo di relazionarsi coi clienti!

Lo sapete che da qualche mese è notevolmente aumentato il numero di caratteri che potete mettere su un post?

Per l’esattezza, il numero di caratteri che potete inserire in un unico post sul (vostro o altrui) wall di facebook (tenete sempre conto che non dovete per forza annoiare tutti!!) da novembre 2011 arriva fino a 63.206!

Il limite ai caratteri dei post su facebook è salito esponenzialmente e più rapidamente del social network stesso. Fino a marzo 2009 il limite era circa come quello di Twitter, 160 caratteri. Fino a quest’estate era da 500 a 5000 e ora il limite è spropositato. Da adesso nello stesso post potete inserire moltissimo testo, le foto, taggare siti, fare offerte, etc… tutto in un unico rapido upload!

Non avere limiti di spazio è assolutamente perfetto nella cosiddetta connected era a cui gradualmente stiamo arrivando: una volta le marche acquistavano spazi pubblicitari o banner e inviavano messaggi email, interrompendo l’esperienza che le persone vivevano altrove, per segnalare il proprio prodotto. Ora invece la strategia che funziona meglio è ascoltare, comprendere e partecipare alla conversazione delle persone. Interromperle con un messaggio non sollecitato, non atteso e non rilevante per portarle verso i propri canali funziona sempre meno. Tutte le aziende e i brand ora partecipano sempre più alla conversazione e sono attive nei canali dove si trovano le persone: i Social Network.

Il risultato della connected era è assolutamente rivoluzionario: costruzione di fiducia, creazione di una community (a lungo termine) di persone con interessi affini, acquisto e soprattutto advocacy, cioè pubblicità non profit.