Google cambia le regole del gioco

Cosa devono sapere imprenditori e albergatori per non sparire dai risultati e perché Google cambia strategia.

La rivoluzione silenziosa ma inarrestabile che Google sta portando avanti nel suo motore di ricerca è destinata a cambiare profondamente il modo in cui i clienti trovano aziende, hotel, negozi e professionisti. Nel 2024 abbiamo assistito all’introduzione delle AI Overviews negli Stati Uniti. Nel 2025, questa trasformazione è arrivata anche in Europa. È il momento di capire cosa sta succedendo, perché riguarda direttamente chi fa business sul web e quali azioni concrete intraprendere subito. Ecco perché Google cambia strategia di indicizzazione e risultati.

L’intelligenza artificiale diventa il filtro tra noi e i clienti

Fino a ieri, posizionarsi su Google significava ottimizzare un sito per parole chiave, link e contenuti. Oggi, invece, la ricerca è mediata da un’intelligenza artificiale che legge centinaia di siti, seleziona le risposte migliori e le riassume in un box chiamato AI Overview. Spesso l’utente non arriva neanche più a cliccare sui risultati organici. Si ferma alla risposta generata dall’AI. E se il tuo sito non è tra le fonti prese in considerazione, non compari.

Ecco il punto: non basta più “essere su Google”. Serve che Google, e la sua intelligenza artificiale, capisca chi sei e perché dovresti essere mostrato nei risultati.

Cosa significa tutto questo per chi ha un’azienda o un hotel?

Facciamo un esempio concreto.

Un utente chiede a Google:
“Qual è un hotel romantico a Venezia vicino al Canal Grande con colazione inclusa?”
Oppure:
“Dove posso trovare un’azienda che installa impianti fotovoltaici con incentivi nel 2025?”

La risposta che apparirà sarà un riepilogo testuale scritto dall’intelligenza artificiale. Al suo interno, Google inserirà solo le aziende o gli hotel che ha riconosciuto come rilevanti per quella domanda.

Se il tuo sito non contiene risposte chiare e dettagliate a domande simili, sarà escluso.

L’era delle “domande complesse”

La ricerca sta diventando più umana, conversazionale. Gli utenti non cercano più “hotel Venezia” o “impianti fotovoltaici Verona”, ma formulano vere e proprie domande. E i siti web devono saper rispondere.

Questa tendenza non riguarda il futuro: è già realtà. I test condotti da Google dimostrano che gli utenti fanno più ricerche, ma cliccano meno. Il 15% di tutte le ricerche è già oggi gestito da un modello di intelligenza artificiale generativa.

Che fare? La nuova SEO è conversazionale

Per emergere in questo nuovo scenario, il tuo sito web deve trasformarsi in una guida completa, capace di rispondere a domande complesse poste dagli utenti (e dalle AI). Questo significa:

• Creare contenuti strutturati come risposte a domande specifiche (FAQ intelligenti, articoli AEO, guide).
• Spiegare nel sito cosa fai, a chi ti rivolgi e perché dovrebbero scegliere te, con parole semplici e concrete.
• Strutturare i contenuti in modo che le AI li leggano facilmente (testi chiari, titoli descrittivi, aggiornamenti costanti).

Esempi pratici di contenuti che oggi servono

Per un hotel:

• Qual è l’hotel più vicino alla Biennale con camere familiari?
• Dove dormire a Venezia per una fuga romantica di 2 giorni?
• Quali hotel offrono la colazione senza glutine?

Per un’azienda:

• Come richiedere un preventivo per un impianto fotovoltaico con detrazioni?
• Qual è il miglior periodo per una disinfestazione da vespe a Verona?
• Chi installa climatizzatori a basso consumo a Vicenza?

Se non sei tu a pubblicare queste risposte nel tuo sito, Google le prenderà da altri.

Vuoi che la tua azienda venga trovata anche nei nuovi risultati AI di Google?

Il cambiamento è già in atto. In Meetodo lavoriamo ogni giorno per aiutare hotel e imprese a essere visibili nei risultati generati dall’intelligenza artificiale, grazie a strategie di Answer Engine Optimization (AEO), contenuti ottimizzati e siti pensati per il nuovo web.

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