La Digital Brand Protection – Tutelare il proprio brand aziendale online (video)

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Tutelare il proprio brand aziendale online oggi è diventata un’attività irrinunciabile per qualsiasi azienda Italiana.

Questa pratica oggi è definita Digital Brand Protection
Vediamo ora da dove iniziare per proteggere il proprio brand su internet.

La prima cosa da fare è quella di assicurarsi di aver registrato il proprio marchio, questa è la classica Registrazione del Marchio registrato presso l’Ufficio Italiano Brevetti e Marchi (UIBM) che vi garantisce una tutela legale sia on che offline.
Naturalmente questo non basta perché online la Registrazione non vi tutela da utilizzi impropri del vostro brand.

Per esempio il primo passo fondamentale è quello di individuare e registrare tutti i nomi a dominio che corrispondono al vostro Brand, in particolar modo il dominio .it e secondo per importanza il .com a seguire gli altri.

Vi ricordo però che la registrazione di un Marchio non vi mette al riparo dal altre aziende concorrenti che possono liberamente registrare nomi a dominio molto simili al vostro brand.

Marchio Registrato e nome a dominio

I domini web, infatti, vengono gestiti da degli enti (detti Registration Authority) che si occupano di ricevere ed analizzare le richieste di assegnazione da loro non è richiesta alcuna certificazione per la registrazione.

La Registration Authority non è tenuta ad effettuare verifiche circa: 
1) l’esistenza o meno di marchi registrati corrispondenti a tale nome e/o
2) l’esistenza di domini simili e/o identici presso altri registri.

Vediamo ora quali sono principali rischi legati alla gestione di un brand nel web.

Ci sono 2 Attività fraudolente di registrazione domini

Il Cybersquatting, detto anche grabbing è l’attività fraudolenta di chi si appropria di domini corrispondenti a marchi commerciali altrui o a nomi di personaggi famosi al fine di ottenerne un lucro attraverso lo sfruttamento abusivo (vendita di prodotti similari o contraffatti, attuazione di vere e proprie truffe digitali, diffusione di virus, ecc.) e/o la rivendita di tali domini ai legittimi titolari a prezzi molto elevati.

Ed il Typosquotting basata sugli errori di battitura che gli utenti potrebbero commettere digitando l’indirizzo di un dominio, prende il nome di Typosquotting. In pratica il typosquotter registrerà uno o più domini, simili all’originale, al fine di intercettare il traffico di chi, cercando un dato brand, commetta degli errori di battitura (ad esempio: “goggle” invece di “google” o “yuotube” invece di “youtube”).

Quali sono le azioni di tutela del proprio brand nel mondo digitale?

La Procedura di Riassegnazione

Presso la maggior parte delle authority esistono procedure, dette di riassegnazione , che permettono al titolare di un marchio di ottenere che gli sia trasferita la proprietà del nome a dominio corrispondente registrato abusivamente da terzi.
Questa procedura è la via più veloce ed economica, rispetto alle tradizionali procedure giudiziali.
L’avvio della procedura richiede, semplicemente, l’invio di una raccomandata A.R., debitamente motivata, che il soggetto che assume aver ricevuto pregiudizio dall’assegnazione a terzi di un particolare dominio deve far pervenire alla Registration Authority competente.

Una volta ricevuta tale comunicazione, l’authority modificherà lo stato del dominio annotando, lo stato di contestazione dello stesso (contestato/challenged), da questo momento, infatti, il dominio non sarà trasferibile ad altri all’infuori di colui che ha attivato la procedura.

Una volta attivata la procedura questa dovrà concludersi nel termine di sei mesi. Al termine della procedura il dominio verrà trasferito al soggetto ricorrente oppure, qualora la contestazione risulti infondata, il dominio verrà liberato dal vincolo di non trasferibilità ed il titolare potrà disporne liberamente.